Presentazione del libro fotografico di Mattia Zoppellaro, edito da Contrasto.
23-09-2018 ore 18,30 Casa del Poeta Marino Marin, Adria RO Mattia Zoppellaro ha seguito per quattro anni la fiera dei cavalli di Appleby, l’appuntamento annuale nel Westmorland, in Cumbria, che ogni primo giovedì di giugno attira tra i 10.000 e i 15.000 rom, gipsy e Irish Travellers di tutto il Regno Unito, che si incontrano per comprare e vendere cavalli, ritrovare vecchi amici e parenti e celebrare la loro cultura. La fiera si tiene alle propaggini della città, lungo il fiume Eden, vicino a Gallows Hill, “la collina della forca”, così chiamata perché un tempo era qui che avevano luogo le pubbliche esecuzioni. Dal 2012 al 2016 il fotografo ha puntato l’obiettivo su questo festival e soprattutto sugli Irish Travellers per dare vita a un reportage che è a tutti gli effetti uno studio antropologico. Nel libro le fotografie si alternano ai testi che danno voce ai Travellers, in un dialogo continuo che ci accompagna alla scoperta di questo gruppo etnico attraverso gli occhi di Zoppellaro. Gli Irish Travellers, detti anche “Pavee”, sono un gruppo etnico nomade che ha mantenuto inalterate nel tempo molte delle sue tradizioni culturali. Parlano per lo più inglese, ma le loro origini storiche sono tutt’altro che certe. Alcuni dicono che i loro antenati sono i proprietari terrieri irlandesi che persero i loro possedimenti dopo la conquista dell’Irlanda da parte di Cromwell e in seguito alla carestia che si abbatté sulle loro terre nel XIX secolo; altri sostengono che discendono dall’artigiano che forgiò i chiodi con cui fu costruita la croce di Gesù, e che quest’onta abbia costretto i Pavee a vagare in eterno senza dimora. Da sempre affascinato dalle sottoculture, lo sguardo dell’autore e i vividi colori delle sue fotografie si concentrano sui volti, le contraddizioni, lo spirito di appartenenza e le tradizioni degli Irish Travellers. Pagina dopo pagina, le immagini del libro mostrano l’orgoglio di chi ha voluto mantenere intatte le proprie tradizioni culturali nonostante le difficoltà e l’emarginazione. Arricchisce il volume un testo del Premio Nobel per la Letteratura Seamus Heaney tratto da Distric and Circle (2006). Dal mese di settembre 2018 al museo MAAD prende il via la II° edizione della rassegna Sguardi illuminati tra Adige e Po, un programma di appuntamenti dedicati alla fotografia italiana e internazionale che nello scorso anno ha contato cento partecipanti provenienti da tutta Italia.
Sono quattro le attività in programma rivolte a: studenti, artisti, professionisti e appassionati di fotografia e arti visive. “I seminari affronteranno i temi della ripresa fotografica ma anche aspetti fondamentali della ricerca artistica – afferma il curatore Tobia Donà, che aggiunge – Si tratta di proposte didattiche diverse, accomunate dalla presenza di autorevoli professionisti, tali da rispondere a specifiche necessità formative”. Il 22 e 23 settembre saranno la volta del workshop Fotografia Mobile con Mattia Zoppellaro, fotografo rappresentato dall’Agenzia Contrasto, conosciuto nel mondo per i suoi reportage sociali e sui movimenti giovanili, e per gli straordinari ritratti di personaggi famosi come Lou Reed, Patti Smith e Iggy Pop. Il workshop verte sulla spontaneità della fotografia ripresa col telefonino, mezzo con il quale oggi molti autori realizzano campagne pubblicitarie e lavori professionali da un nuovo e inedito punto di vista sul mondo. A seguire, il 7 e 21 ottobre e il 4 e 18 novembre, il MAAD propone un originale seminario sulla fotografia contemporanea dal titolo Dummy Photobook, ideato e condotto da Luca Panaro, critico d’arte, curatore e docente all’Accademia di belle Arti di Brera. E’ rivolto a quegli autori che desiderano dare forma di libro a un portfolio fotografico preesistente. Gli elaborati prodotti durante il corso entreranno a far parte di una mostra itinerante istituita in occasioni di festival e manifestazioni culturali a tema. Maurizio Galimberti sarà protagonista di un “aperitivo con l’autore”, in programma a Novembre, durante il quale racconterà la sua storia e il percorso fotografico che l’ha portato a essere uno degli autori italiani più apprezzati all’estero. Attraverso l’uso della Polaroid con una particolare tecnica di scomposizione e ricomposizione a mosaico, egli riesce in un istante a visualizzare una frantumazione dell’immagine, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme. Il ciclo di attività terminerà alla fine di Novembre con un corso della durata di tre giorni dal titolo: Sistema dell’arte, istruzioni per l’uso. Docente d’eccezione sarà Ivan Quaroni, critico, curatore e giornalista, ha collaborato con le riviste Flash Art e Arte. Un seminario rivolto a chi intende sviluppare una maggiore consapevolezza del funzionamento del sistema dell’arte contemporanea, siano essi artisti di qualsiasi disciplina o appassionati della materia. Saranno analizzate le modalità e le strategie di presentazione della propria opera e ricerca artistica. Per ricevere informazioni e per iscriversi inviare una mail a: maadacademy@tech-center.com Un nuovo appuntamento con la cultura al museo MAAD di Adria giovedì 19 aprile alle ore 21.00. Letteratura, ma anche storia del ‘900 e fotografia, tanti sono gli argomenti affrontati dalla scrittrice Helena Janeczek in occasione della presentazione del suo ultimo libro "La ragazza con la Leica".
La fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato un contributo di 100mila euro per il restauro e la messa in sicurezza di Palazzo Bocchi. A sua volta la fondazione scolastica "Carlo Bocchi"contribuirà con una quota dell'ammontare di 50mila euro. Tenendo presente che il palazzo ha subito una completa ristrutturazione nel 1996, l'attuale progetto è finalizzato a risolvere alcuni problemi strutturali, in modo che MAAD, gestito dall'associazione Adriacultura, formata dalla fondazione "Bocchi" e dal comune di Adria, possa offrire quelle garanzie che si chiedono a una realtà espositiva stabile.
Il giorno 8 settembre, in occasione della Notte delle Biblioteche e dei Musei, il MAAD di Adria inaugura una nuova esposizione. Alle ore 18,30 sarà presentata al pubblico: Indagine sull’imperfetto, con opere di Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Maurizio Camerani e Mustafa Sabbagh. Immagini fotografiche e installazioni digitali che costituiscono un itinerario, attraverso una selezione qualitativa e non di tendenza, per giungere ad una riflessione sugli sviluppi e le evoluzioni che hanno per oggetto traiettorie inedite che fanno dell’immagine fotografica uno degli ambiti di maggior fermento dell’attualità artistica. I quattro autori hanno contribuito in questi ultimissimi anni alla scoperta di nuove inclinazioni di ordine immaginativo e di nuove sensibilità. Un cambiamento di prospettiva e di punti di vista semantici su ciò che tradizionalmente e convenzionalmente competeva all’immagine fotografica. Uno spostamento di confini e di generi consolidati, che in pochissimo tempo ha annoverato questi quattro autori tra i maggiori artisti contemporanei.
23/24 settembre 2017
La fotografia di paesaggio ha origine col vedutismo settecentesco. Ma è solo con la prima guerra mondiale – con l’urgenza di documentare le distruzioni operate dalla guerra – che la fotografia di paesaggio comincia a rappresentare il punto di vista dell’operatore, con uno sguardo non solo tecnico, ma anche artistico. Grazie a campagne fotografiche come la “Mission Photographique de la Datar” – promossa nel 1984 dallo Stato francese – la fotografia inizia a rappresentare il territorio indagando il paesaggio urbanizzato e non, nei suoi vari aspetti. In questa esperienza la fotografia affronta anche gli aspetti meno armoniosi e più dissonanti dei luoghi, ma anche più veri, delle varie realtà locali. Guarda (anche) alle periferie, ai territori sconnessi e li interpreta cogliendone i segni di mutamento, a prescindere dal taglio poetico, surreale o documentativo scelto da ogni singolo autore. E proprio grazie ai grandi interpreti che hanno agito in tal senso, come Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, Giovanni Chiaramonte – per citare solo alcuni dei grandi fotografi italiani che sono a tutti gli effetti entrati a far parte della storia della fotografia contemporanea – possiamo ricostruire la complessità del paesaggio in termini di evoluzione e mutamento. OBIETTIVI DEL SEMINARIO Il seminario Sguardi illuminati, tra Adige e Po, è promosso dal museo MAAD nell’ambito del progetto Una Visione Oltre che intende indagare nuovi punti di vista del contemporaneo attraverso le arti. Il seminario si prefigge di rilevare le peculiarità del paesaggio polesano nei pressi di Adria con particolare attenzione agli elementi che lo caratterizzano: il passato di bonifica l’essere suolo antropizzato e artificiale il delicato rapporto con i corsi d’acqua l’equilibrio tra paesaggio rurale ed industriale. La struttura del seminario Il seminario consta di due giornate: La prima dedicata ad una lezione frontale condotta da Gudo Guidi sulla fotografia contemporanea di paesaggio e sui principali progetti fotografici da lui realizzati sul tema. Il maestro Guidi sarà coadiuvato dal Fotografo Marcello Galvani. A seguire, confronto conviviale degli allievi con i docenti, anche attraverso la lettura dei portfolio. La seconda prevede un’uscita sul campo. Assistiti da Marcello Galvani gli allievi metteranno in pratica le suggestioni e le istanze acquisite nella giornata precedente attraverso il confronto continuo con il docente. Nel tardo pomeriggio rientro al museo MAAD per la discussione delle immagini condotta da Marcello Galvani nella sala multimediale. Periodo: 30 Settembre/1 Ottobre 2017
Si svolgerà nelle vie del centro di Adria, il workshop URBAN PORTRAIT diretto dal fotografo MATTIA ZOPPELLARO e proposto dal Museo MAAD. Due giornate d’intenso confronto con il docente nelle quali gli iscritti si misureranno sul ritratto fotografico urbano, con luci e ombre naturali. Primo giorno 9.00-13.00 Museo MAAD Presentazione del lavoro di Mattia Zoppellaro Incontro conoscitivo con il docente e lettura portfolio dei partecipanti. 14.00-17.30 Passeggiata lungo Cosro Vittorio Emanuele II, Shooting in un contesto urbano sotto la supervisione del docente, con la collaborazione di due modelli. 18.00-20.00 Museo MAAD Lettura degli scatti dei partecipanti prodotti durante la mattina, editing e confronto Secondo Giorno 9.00-13.00 Piazzale antistante la Chiesa Cattedrale, Shooting in un contesto urbano sotto la supervisione del docente, con la collaborazione di due modelli 14.00-19.00 Museo MAAD Lettura degli scatti dei partecipanti prodotti durante la mattina, editing e confronto Conclusione del workshop Rivolgersi al MAAD per informazioni e prenotazioni. Mattia Zoppellaro è nato a Rovigo nel ‘77, vive e lavora tra Milano e Londra. Si è formato professionalmente frequentando prima, il corso di fotografia dello IED di Milano, proseguendo poi gli studi al dipartimento di fotografia di Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione fondato da Oliviero Toscani a Treviso per il Gruppo Benetton. Fotografo di reportage, lavora per diverse riviste musicali in Italia e all’estero. Inoltre gli sono commissionati servizi fotografici per la moda e l’advertising. E’ rappresentato in Italia dall’agenzia Contrasto. 16/17 settembre 2017 dalle 10 alle 18
Il workshop intende affrontare diverse tematiche sulla fotografia di ricerca, illustrando e approfondendo ogni aspetto di questo specifico settore fotografico. Partendo dalla presentazione dei lavori di Anna Di Prospero e da un’approfondita introduzione sulla fotografia contemporanea italiana ed estera, si intende affrontare la definizione di autoritratto, sottolineandone l’evoluzione e la differenza con la tanta diffusa pratica del selfie.Centrale sarà poi la spiegazione del percorso della fotografia di ricerca, focalizzandosi su dettagli pratici e utili: sviluppo di un progetto personale, promozione del lavoro, il ruolo dei social nella fotografia contemporanea, relazioni con gallerie e media, regole e caratteristiche delle stampe fotografiche destinate al mercato dell’arte. Infine, si svolgerà una lettura portfolio dei partecipanti. Il corso, della durata di due giorni, è rivolto a professionisti e amatori della fotografia. Informazioni ed iscrizioni disponibili contattando il MAAD. |
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Settembre 2018
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